Alla larga dalla saggezza di chi non piange, dalla filosofia che non ride, dalla grandezza di chi non si inchina davanti ai bambini (Kalhil Gibran).
Chi non sa piangere non è un saggio, ma un sasso: duro, freddo, morto, senza cuore e senza testa. Come non si può piangere di fronte al dolore, all’ingiustizia, alla turpitudine, alla morte? Gesù ha pianto sulla sorte della sua città ribelle e sulla morte del suo amico affezionato. Filosofia vuol dire amore della sapienza. Ma chi non ride è amante solo della tristezza, non della sapienza. Può essere solo stoltezza. La grandezza che non si inchina davanti ai bambini o ha un palo di ferro nella spina dorsale o è più piccola degli stessi bambini. Dio stesso in Gesù si è fatto bambino e proprio nel farsi bambino si è rivelato “grande”. Bravo e intelligente Kalhil Gibran!