Diocesi di Belluno – Feltre
Don Gabriele Bernardi

Benvenuta scuola

Al giorno d’oggi, se dovessimo fare un elenco delle cose e delle persone da maledire, l’elenco purtroppo sarebbe troppo lungo; invece, l’elenco sarebbe davvero troppo corto se dovessimo dire quali sono le cose benedette e benvenute. Ecco, quello che ci manca è questo secondo elenco positivo, semplicemente perché sembra che non ci sia. Per questo vale la pena di leggere le parole suggerite qui da don Gabriele, ascoltarle bene, quasi con commozione, perché è bellissimo accorgersi che ci sono tante cose belle e positive di cui non dovremmo mai finire di stupirci e di ringraziare il Signore.

Cultura e comunità
Sono da poco iniziate le scuole, e la grandezza del momento ci porta ad una riflessione che vogliamo sempre legare all’uomo, alla sua “vicenda”.
I due grandi nemici dell’uomo, della vita, della storia, della verità e di Dio, resteranno sempre l’ignoranza e l’egoismo.
I contrapposti sono: per l’ignoranza, il sapere, il conoscere, la cultura, la verità, e per l’egoismo, l’incontro, l’amicizia, l’amore e la comunità.
L’ignoranza produce paura, menzogna, sospetto e viltà, l’egoismo produce divisione, sterilità, violenza e morte. In gioco non ci sono “cose” da poco!
Qui troviamo tutta l’importanza del sapere, del conoscere, della cultura, esperienze tutte che sono premesse alla verità, che è la sola a rendere liberi.
Ancora qui, troviamo l’intuizione della necessità dell’incontro, dell’amicizia, dell’amore che sono i pilastri di quella comunità che fa vivere.
Allora benvenuta scuola, occasione di incontro e di conoscenza!
Benvenute associazioni, luogo di incontro, di impegno e di amicizia!
Benvenuti gruppi, chiamati ad un cammino di amicizia, di dono, di gratuità!
Benvenute istituzioni, se l’interrogativo rimane vivo e vivace al servizio del di più e del meglio!
Benvenuti assemblee liturgiche, se fanno nascere e alimentano l’ideale della “comunione”, dell’Infinito e dell’Eterno!
Benvenuti gli hobby che coltivano interessi, aprono orizzonti, arricchiscono la quotidianità!
Benvenuta coscienza critica e sofferente se mi parli della povertà che può essere vinta!
Vincere l’ignoranza e l’egoismo è condividere quello che hai e che sei e aprirti a quello che non hai e che non sei, sono la generosità e l’umiltà degli uomini liberi.
Benvenuta ricerca onesta, appassionata, seria e gioiosa, che fai camminare l’uomo nel momento in cui la verità gli va incontro!
Benedetto l’uomo che non ha paura della verità e la cerca, che desidera l’amore e lo serve con tutte le sue forze!
Benedetto il bambino che va a scuola e il maestro che lo educa!
Benedetto chi prende a cuore un’idea e insieme cerca di viverla per capirla e donarla!
Benedetto chi vuole camminare con l’altro e si sforza di vivere i suoi passi su quelli dell’altro, senza perdere i suoi!
Benedetto chi si dedica alla comunità nel lavoro delle mani, della mente e del cuore! Benedetto chi prega! Benedetto chi prega insieme!
Benedetto chi è originale e creativo, benedetto chi non “dorme”!
Benedetto chi studia, chi cerca e chi soffre per l’ignoranza sua e degli altri!
Benedetto chi ama, benedetti gli amici, benedetti quanti vivono l’amore nella famiglia, lo testimoniano nel dolore e nella povertà, nell’ingiustizia, nella violenza e nella morte!
Benedetti tutti coloro che desiderano conoscere, servire e amare la comunità, e per questo si impegnano a costruirla cercando l’aiuto degli altri e di Dio!
Conoscere per amare, amare per conoscere, conoscere e amare per vivere: forse anche questo può essere uno dei segreti della vita.

don Gabriele

Dalle parrocchie di Cencenighe e San Tomaso, 1997