Diocesi di Belluno – Feltre

XXIX Giornata Mondiale del Malato

XXIX Giornata del MalatoOggi giovedì 11 febbraio ricorre la XXIX Giornata Mondiale del Malato nella memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes. Il tema proposto dal messaggio di Papa Francesco porta il titolo “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli (Mt 23,8). La relazione di fiducia alla base della cura dei malati”. Il tema di questa Giornata si ispira al brano evangelico in cui Gesù critica l’ipocrisia di coloro che dicono ma non fanno. Il Papa sviluppa la sua riflessione ponendo al centro l’empatia come via per essere pienamente cristiani nel nostro approccio al mondo della sofferenza. L’esperienza della malattia fa percepire la fragilità umana e diventa luogo di vicinanza e fraternità pienamente umana e pienamente divina. La malattia impone una domanda di sento che, se aperta alla fede si rivolge a Dio. Quei tanti “perché?” sorti nella sofferenza lecitamente interrogano la nostra umanità, ma solo se guardiamo a Gesù, alle sue lacrime, al suo chinarsi verso il dolore umano, al suo far entrare la fragilità umana nella realtà di Dio, troviamo l’atteggiamento corretto di rispetto ed empatia per camminare assieme ai sofferenti. Spesso la malattia apre alla notte dello Spirito, al freddo della bufera; porta l’umano a percepire il limite. Limite che però porta in sé, oltre alle fatiche, una possibilità di verità. Quando un ammalato viene amorosamente accudito, sostenuto, accompagnato, la mia fragilità umana diventa anche luogo di profonda empatia e amore. In questo amore che si fa prossimo pienamente si esprime il nostro essere ad immagine e somiglianza di Dio. Un Dio che non teme di avvicinarsi al mio dolore ma che desidera tenermi la mano. Nel prendersi cura del sofferente, dice il Papa, “è decisivo l’aspetto relazionale, mediante il quale si può avere un approccio olistico alla persona malata. Valorizzare questo aspetto aiuta anche i medici, gli infermieri, i professionisti e i volontari a farsi carico di coloro che soffrono per accompagnarli in un percorso di guarigione, grazie a una relazione interpersonale di fiducia (cfr Nuova Carta degli Operatori Sanitari [2016], 4). Si tratta dunque di stabilire un patto tra i bisognosi di cura e coloro che li curano; un patto fondato sulla fiducia e il rispetto reciproci, sulla sincerità, sulla disponibilità, così da superare ogni barriera difensiva, mettere al centro la dignità del malato, tutelare la professionalità degli operatori sanitari e intrattenere un buon rapporto con le famiglie dei pazienti”.

Affidiamo in questa giornata tutti i nostri fratelli e sorelle ammalati all’amore di Dio e del prossimo e ricordiamo nella preghiera tutti coloro che lavorano negli ospedali e in tutti i luoghi dove ci si prende cura della sofferenza del prossimo.
don Alessio