Diocesi di Belluno – Feltre

Vivere, credere, amare

Non vivere su questa terra come un ospite o come un turista della natura. Vivi in questo mondo come nella casa di tuo Padre. Credi al grano, alla terra e al mare. Ma prima di tutto credi all’uomo. Ama le nuvole, le macchine, i libri, ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che secca, dell’astro che si spegne, ma prima di tutto senti la tristezza dell’uomo. Ti diano gioia tutti i beni della terra, l’ombra e la luce, le quattro stagioni, ma, soprattutto, a piene mani, ti dia gioia l’uomo! (Nazim Hihmet).

Tre verbi da vivere nel modo giusto.
Vivere in questo mondo non solo nella dimensione puramente naturale, come ospite e turista della realtà terrena, ma come pellegrino in cammino verso la realtà ultraterrena, cioè verso la casa del Padre. Quando la bibbia parla della “terra dei viventi” non intende la realtà di questo mondo terreno, che è più giusto chiamare “terra dei morituri”, ma la “casa del Padre” dove la vita sarà in pienezza e per sempre.
Credere in tutte le realtà belle della terra, del mare, del cielo è necessario per poter godere di tutte queste realtà che ci circondano, ma soprattutto credere nella realtà numero uno di tutto l’universo: l’uomo. Dio ha tanto creduto nell’uomo da farsi Lui stesso uomo e lo ha fatto perché l’uomo diventi Dio, non per natura ma per adozione.
Amare è la bellezza del vivere e il frutto del credere.