Diocesi di Belluno – Feltre

Una candelina

È molto più importante accendere una piccola candela che maledire l’oscurità”.
Forse qualche volta anch’io, in questo piccolo spazio di riflessione, mi sono lasciato un po’ abbandonare alla tentazione della lamentela. È, questo, un atteggiamento facile da adottare ed è per questo che è così comune: la politica è corrotta, la società è alla deriva, la religione è in crisi, i delitti si moltiplicano, la stupidità dilaga e così via in una lunga e inarrestabile litania di querimonie. Ebbene, pur non peccando di ingenuità o di indifferenza, si dovrebbe invece scegliere un diverso comportamento. E ciò che proponeva già cinque secoli prima di Cristo nei suoi Dialoghi il celebre maestro cinese Confucio con questo suo aforisma: se sei immerso nel buio, vale di più una candelina invece di mille fiammeggianti proteste contro l’oscurità.
La lamentazione sterile è di solito l’alibi dei pigri i quali pretendono di essere liberati dai loro mali, ma non muovono un dito per cominciare loro stessi a reagire. Ecco, allora, la necessità di accendere anche solo una scintilla di luce e di deporre un seme nel terreno della storia. Non fermiamoci a disapprovare soltanto, muoviamoci per trasformare e illuminare il mondo (Card. Gianfranco Ravasi).

Questa saggia riflessione del card. Ravasi mi trova pienamente d’accordo. Ecco perché nei miei poveri messaggi quotidiani che invio tramite questo sito e a molti altri gruppi di amici e conoscenti tramite WhatsApp, cerco di scegliere argomenti, storielle, citazioni di pensatori più o meno illustri di carattere positivo, ottimista, luminoso. Sono una candelina di luce prima per me e poi, penso, anche per chi li legge. Gesù ha detto: “Io sono la luce del mondo” e ha pure detto: “Voi siete la luce del mondo”. Lui il Sole, la luna e tutte le stelle messe insieme; noi ci accontentiamo di essere una candelina che non sia un lucignolo fumigante.