Diocesi di Belluno – Feltre

Un “credo” di sterminata bellezza

  • Credo in Dio e nell’uomo quale immagine di Dio. Credo negli uomini e nel loro pensiero, nella loro millenaria fatica che li ha fatti essere quello che sono.
  • Credo nella vita come gioia e come durata, non prestito effimero dominato dalla morte, ma come dono definitivo.
  • Credo nella vita come possibilità illimitata di elevazione e di sublimazione
  • Credo nella gioia, la gioia di ogni stagione, di ogni tempo, di ogni aurora e di ogni tramonto, di ogni volto, di ogni raggio di luce, che parta dal cervello dai sensi, dal cuore.
  • Credo nella possibilità di una grande famiglia umana quale Cristo la volle: scambio di tutti i beni dello spirito e delle mani nella pace.
  • Credo in me stesso, nelle capacità che Dio mi ha conferite perché possa sperimentare la più grande gioia che è quella di donare e di donarsi (Cardinale Giulio Bevilacqua).

Questo credo che condivido totalmente l’ho trovato degno di condividerlo con tutti voi miei amici che ricevete il mio quotidiano “buongiorno”.

  • Credo in Dio, ma nel Dio che ci ha rivelato Gesù = amore infinito e misericordia assoluta, la cui gioia è perdonare e salvare l’uomo. Questo Dio mi ha insegnato ad amare tutti e a perdonare sempre. Stupendo.
  • Credo negli uomini, cioè nell’umanità intera, che nella sua “millenaria fatica ci ha fatti essere quello che siamo”.
  • Credo nella vita fatta per la “gioia e dono definitivo, non prestito effimero”
  • Credo nella gioia che mi è data dalle bellezze del creato. Ecco perché ogni giorno, insieme al saluto vi mando una immagine di bellezza.
  • Credo in me stesso nella misura del mio “donare e del mio donarmi”. Qui è la vera gioia come ci assicura anche il vangelo che dice: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Se non è bello questo “credo” quale altro lo può essere?