Sogno una vita nella sobrietà, perché tutti abbiano di che accontentarsi. Sogno la sobrietà dei poveri perché la povertà non rubi loro la gioia. Sogno la sobrietà dei ricchi perché abbiano la libertà di distribuire, donando a se stessi la gioia della carità, dell’attenzione ai più bisognosi, perché scoprano la gioia delle cose e non la paure delle stesse. Sogno la gioia di essere povero, ma sogno che nessuno soffra per la sua povertà. Sogno la proprietà degli uni divenire la carità per gli altri (don Gabriele Bernardi).
È un bellissimo sogno perché solo accontentandosi della sobrietà la povertà può diventare addirittura beatitudine (gioia) evangelica. Così pure la sobrietà dei ricchi può diventare “gioia della carità” e “scoprire la gioia delle cose” e non esserne schiavi. Se così fosse veramente la proprietà degli uni diventa carità per gli altri”. “Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli” (Matteo 5,1).
