Signore, ti raccomando le migliaia di bambini africani nudi, gambe sottili e ventri enormi, specialmente quelli che ho incontrato sulla pista vicina al villaggio di Agbetico. Tutti a mirare, intenti, con la fionda. Ma non era un gioco. Avvistavano i topolini e li colpivano alla nuca con sassolini rotondi. Poi li afferravano per la coda, li facevano abbrustolire a un fuoco acceso con le erbacce della boscaglia, quindi li inghiottivano interi. Era l’allucinante gioco della fame. Signore, fa che ci vergogniamo delle nostre indigestioni. (Alessandro Pronzato)
Gli italiani sprecano almeno 1500 tonnellate di piccoli bocconi di pane ogni giorno. Una cifra che è uno schiaffo, o meglio, un pugno nello stomaco di quei bambini. Il nostro digiuno quaresimale (sobrietà negli alimenti e nelle spese superflue) diventi aiuto concreto a questi fratelli che hanno solo il torto di essere nati nella parte sbagliata del pianeta. “Avevo fame e mi avete dato da mangiare” (Mt 25,35).