Signore, mi piacerebbe sapere come ti stai preparando al Natale. Cosa passa nel tuo cuore al pensiero di venire in mezzo a noi, di farti come uno di noi? Il tuo è un desiderio grande? La tua attesa è gioiosa? Non ti vengono dei dubbi, non hai paura dell’accoglienza che ti stiamo o non ti stiamo preparando? Il freddo degli uomini, il loro disinteresse, la loro incredulità, la loro mancanza di umanità, non ti preoccupano? Vorrei offrirti la mia invocazione: “vieni”. Ti aspetto ( tu sai quante volte te lo dico) vorrei farmi trovare presente, esserci per dirti di sì, per mettermi vicino, per guardarti… per essere visto da te, per sentirmi guardato.
Di solito ci si chiede: “come mi preparo io al Natale”. Invece don Gabriele Bernardi chiede al Signore come si prepara Lui al suo natale in mezzo a noi e gli fa presenti le quali sarebbero le sue perplessità nel fare questa sua scelta. Ma sa bene che le sue perplessità umane sono state proprio il motivo vero della sua venuta in questo mondo. Sa che non è per i nostri meriti che è venuto, ma per i nostri bisogni e per il suo immenso amore per noi che lo ha spinto non solo a nascere in una stalla tra gli animali, ma anche a morire tra i criminali. Ecco perché gli ripeteva spesso: “Vieni”.