Diocesi di Belluno – Feltre

Quando un popolo è fortunato?

Per giudicare se un popolo è fortunato,  se ha o non ha prosperità e pace ci sono due criteri di valutazione: quello del mondo (laico) e quello biblico (cristiano). Quello laico dice che le cose van bene perché le strade sono asfaltate, se il reddito aumenta, se tante macchine corrono, se ci sono tanti apparecchi televisivi e… via dicendo. Quello cristiano invece usa il criterio della Bibbia. Sentite cosa quello che è scritto: “Tu Signore salvi il popolo umile, soggetto a Dio (Sal 18); “Quando viene a mancare l’insegnamento religioso, il popolo è sfrenato” (Pr 29). In una parola: la gente avrà prosperità vera solo se conserva il timor santo di Dio in tutte le stagioni della vita, in tutti i gradini delle posizioni sociali (Papa Albino Luciani).

Giusto e vero. I beni materiali sono ottimi se usati con onestà e condivisi con equità e solidarietà, ma se non ci sono i valori morali, cioè la pratica della giustizia, della solidarietà, del timor di Dio e dell’amore del prossimo, possono diventare la vera rovina di un popolo. Diceva Napoleone, che non era proprio uno stinco di santo: “Un popolo senza religione si governa solo con il cannone e la prigione”