Diocesi di Belluno – Feltre

Quando si fa solo quello che piace, finisce che non piace più quello che si fa

Le nostre esperienze sono piene e ci soddisfano quando nascono dal desiderio, si nutrono di attesa, sono fecondate dal sacrificio, dalla lotta, dalla conquista. L’immediatezza, la spontaneità assoluta, la fretta, la mancanza di intervallo tra il desiderio e la realizzazione, tolgono valore alle cose. Finisce che non piacciono più. Non spegnere i desideri e neppure i sogni. Imparare nuovamente il segreto dell’attesa . Mettere in conto il sacrificio. Non fuggire davanti alla lotta. Sullo sfondo sta la terribile verità di quella frase, «Se faccio solo quello che mi piace, non mi piace più quello che faccio». A qualcuno interessa l’autore della frase? È una traduzione un po’ libera di un testo di Sigmund Freud!

Ma molto prima di Freud Gesù aveva detto: «Chi vuol salvare la propria vita, (dal sacrificio, dalla fatica, dall’attesa, dall’allenamento, dalla rinuncia) la perderà; chi perde la sua vita, (nel sacrifico, nella fatica ecc. e nel dono agli altri e a Dio) la troverà». Tutto all’opposto della cultura di “tutto e subito” e della logica del “maggior guadagno con il minimo sforzo”.