Novembre è il mese più sapiente tra tutti. Più sapiente perché parte con due giorni che emanano sapienza da tutte le ore: Santità e morte: due pensieri immensi. I Santi sono personaggi straordinari. Sono essi la pulizia del mondo; sono essi che impreziosiscono la terra; sono essi che spingono avanti l’umanità. Lo stesso Lenin diceva: “Mi occorrerebbe mezza dozzina di convinti e disinteressati come S. Francesco d’Assisi” (Pino Pellegrino).
In questo mese di novembre, tradizionalmente dedicato al culto dei Santi e dei Defunti, penso possa tornare utile scrivere qualche pensiero e riflessione sul tema della morte del destino che ci attende al di là di essa. Ha proprio ragione il grande teorico del subconscio C.G. Jung, discepolo di Freud) quando dice che «un uomo che non si ponga il problema della morte e non ne avverta il dramma ha urgente bisogno di essere curato dal psichiatra», perché sarebbe come uno che sale su un treno senza sapere dove lo porterà quel treno. Per non correre lo stesso rischio ecco i messaggi che vi arriveranno nei prossimi giorni novembrini. Bellissimo anzitutto il pensiero sui Santi, chiamati “pulizia del mondo, ricchezza della terra, motore di una umanità sana e benefica”.
