Un giorno vidi per strada una ragazzina che tremava di freddo, aveva un vestitino leggero e ben poca speranza in un pasto decente. Mi arrabbiai e dissi a Dio: “Perché permetti questo? Perché non fai qualcosa?”. Per un po’ Dio non disse nulla. Poi, improvvisamente, quella notte mi rispose: “Certo che ho fatto qualcosa. Ho fatto te” (Anthony de Mello).
Quante volte capita anche a noi, di fronte a tante cose e situazioni sbagliate, di attribuire a Dio la colpa o a pretendere che sia Lui ad intervenire a risolvere i problemi. E magari ci arrabbiamo e diciamo: “Perché non fai qualcosa?” Giusta la risposta che Dio ha dato al signore del racconto scritto sopra. Lui ci ha dato tutte le indicazioni giuste per non creare situazioni ingiuste e ci ha dato intelligenza e capacità di rimediare, attraverso la giustizia e l’amore, alle conseguenze delle nostre scelte sbagliate. Noi vogliamo agire secondo i nostri criteri umani di egoismo e di interesse individuale, creando tante conseguenze disastrose per il bene comune di tutti e poi vorremmo che fosse Lui a “fare qualche cosa” per riparare i nostri guai. È molto più saggio “accendere un lumicino che lamentarci del buio che ci sovrasta” (Confucio). Si potrebbe pure aggiungere questo proverbio russo: Dio ci dà le noci, ma non le schiaccia.