Diocesi di Belluno – Feltre

Non perdiamo il presepio

Perderlo sarebbe smarrire una delle più forti difese del nostro miglior patrimonio umano. “Se il mondo vorrà avere ancora uomini liberi, uomini giusti, uomini che sentono la fraternità, bisognerà che mai dimentichino la strada del presepio!” (Primo Mazzolari).
La strada del presepio avoca emozioni e gioie intense, risveglia il lato buono della nostra personalità; riconcilia la famiglia, oggi sempre più disgregata; fa rinascere il “bambino” che, grazie a Dio, continua a vivere laggiù in fondo al cuore dell’uomo ormai fatto (Pino Pellegrino).

Da dove è venuta la vera libertà, la grande giustizia, la operosa fraternità tra gli uomini se non da quel Bambino del presepio, dalla sua parola, dal suo insegnamento, dalla sua testimonianza di vita e poi di morte? Trovatene un altro, nella storia umana, che, in così pochi anni di vita, senza aver frequentato alcuna scuola e in così poche pagine del suo vangelo, abbia portato all’umanità un capitale così alto di libertà, di giustizia, di fraternità, di pace e di amore, come il Bambino del presepio! Lui solo ha saputo e potuto dire: “Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 18,3). Veramente il suo presepio fa rinascere in chi lo guarda con fede e semplicità «il “bambino” che, grazie a Dio, continua a vivere in fondo al cuore dell’uomo ormai fatto. Non perdiamo il presepio!».