Mi fanno paura le persone che hanno una grossolana idea del male. “Non ho ucciso nessuno. Non ho rubato. Non ho violentato”. E intanto una infinita catena di bugie, critiche, malignità hanno ucciso, ferito, umiliato e reso insicuro chi aveva bisogno di gentilezza, sostegno e amore (Linda Valentinis).
Arguta e verissima questa idea di Linda. Quante volte ho sentito dire da tante persone: “Io non ho mai fatto del male a nessuno: non ho ucciso, non ho rubato ecc.”. Questa è veramente una idea grossolana del male e molto lontana dall’insegnamento di Gesù che disse: “Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio…” (Mt 5, 21-22). È vero che il quinto comandamento dice: “Non rubare”, ma c’è anche il nono e il decimo comandamento che dicono: “Non desiderare…”. Malignare, criticare, calunniare… perfino “giudicare” sono tutte azioni in linea con l’uccidere, rubare, violentare le persone. Per essere giusti davanti a Dio e agli uomini e a se stessi non basta non fare il male, occorre fare positivamente il bene. Noi saremo giudicati non solo sul male fatto, ma anche sul bene non fatto. Il dire “Non ho ucciso, non ho rubato, non ho violentato…” è morale da pagani, non certo da cristiani.