Diocesi di Belluno – Feltre

Ma poi bisogna riscendere dalla montagna!

Nessuno vive sempre in cima alla montagna. È bello salirvi di tanto in tanto. Per ispirarsi ed avere nuove prospettive, ma poi bisogna ridiscendere. La vita si vive a valle. È lì che ci sono le fattorie, gli orti e i frutteti, è lì che si ara la terra e si lavora. Ed è lì che si traducono in realtà le ispirazioni che si possono aver avute lassù (Arthur Gordon).

Anche San Pietro, in cima al Tabor (la montagna della trasfigurazione di Gesù), ammaliato dal fulgore della trasfigurazione di Gesù, esclamò: “È bello per noi stare qui. Ci facciamo tre tende per rimanerci sempre”. Ma finito quell’attimo dovettero scendere a valle. Ci vogliono per tutti dei momenti di Tabor: il giorno di festa, il banchetto di nozze, l’ora di svago, i giorni della vacanza o delle ferie, la compagnia degli amici, l’incanto della natura, il godimento della musica ecc.. Ma quelli del Tabor devono essere solo come la sosta al distributore per fare la ricarica del carburante alla macchina della vita. Ma guai se il viaggio si fermasse al distributore, se al giorno della festa non seguissero i giorni del lavoro e così per tutto il resto. I momenti del Tabor servono per aiutarci a “tradurre in realtà le ispirazioni che si possono aver avute lassù”. Solo in paradiso il Tabor sarà eterno.