Facci apprezzare, o Dio, la dignità di ogni azione. Che il calzolaio sia lieto di proteggere i piedi dei fratelli dal freddo e dal morso delle vipere. Che il muratore sia lieto di costruire case dove gli uomini possano riunirsi a vivere, a discorrere, a dormire, a risvegliarsi al nuovo giorno. Che il falegname sia lieto di costruire gli armadi dove riporre i propri vestiti e i tavoli e le sedie per riunirsi, alla sera, a cenare. Che l’elettricista sia lieto di prolungare la luce quando il sole tramonta. Che l’insegnate sia lieto di educare a vedere più in là del cibo e del riposo, e a scoprire l’inesauribile ricchezza del tuo mondo. Che l’artista sia lieto di inventare forme, suoni, luci, colori: una danza di creazioni “inutili” e necessarie per vivere da uomini (Adriana Zarri).
Io aggiungerei: che gli sposi siano lieti di donare la vita a nuovi figli. Che i sacerdoti siano lieti di donare Dio e il suo vangelo agli uomini del nostro tempo. Che ognuno di noi sia lieto di donare un po’ di gioia e fiducia ai nostri fratelli. «Donare con gioia trova nella gioia la sua ricompensa» (Kahlil Gibran).