Articolo di un’insegnante scritto dopo la morte di don Gabriele.
Ciao don Gabriele. Non ho mai voluto darti del “tu”, ma lo faccio ora, nel momento in cui nasci al cielo, quando ormai le differenze di età e di status, per te, non esistono più. La notizia della tua dipartita improvvisa ci ha gettato nello sconforto e nel dolore. Forse tu sapevi da tempo che il tuo pellegrinaggio terreno sarebbe presto finito. Ogni volta in cui ti chiedevo come stavi, non mi rispondevi e mi porgevi un’altra domanda oppure cambiavi discorso. Avevi un animo gentile e al tempo stesso focoso, impetuoso. Il tuo cuore non ha retto un’altra volta.
Pur essendo così distante da te per temperamento, sentivo che, in fondo, non eravamo poi così diversi. Una volta, durante una discussione, mi hai fatto il più bel complimento che potessi desiderare: mi hai detto che c’era bisogno del mio equilibrio. Anche tu cercavi e riuscivi a mantenere equilibrato il tuo animo: sapevi quando era il momento di parlare e quando di tacere; avevi per tutti una buona parola, ma sapevi anche indurci a riflettere, moralmente e spiritualmente; sapevi a chi dare e a chi no.
Caro don Gabriele, ci mancherai. Ci mancheranno le tue parole di vita. Eri innamorato della vita, per questo pensavi spesso alla morte. Ora il Signore ti ha chiamato a sé: non possiamo negare la nostra sofferenza, forse anche la nostra rabbia. Ci restano però il tuo ricordo, le tue parole, i tuoi gesti pieni di affetto verso tutti, in particolare verso i bambini e le famiglie.
Grazie per ciò che sei stato, per ciò che hai compiuto, per averci accompagnato nel nostro cammino, anche se per poco.
Credo nella Provvidenza divina, so che Dio ha un piano per ciascuno di noi, che non opera a caso. Ti ha chiamato e tu hai risposto, andandotene silenziosamente, ma non in solitudine, perché Dio era ed è sempre stato con te.
Prega per noi don Gabriele. Non puoi più guidare il gregge che Dio ti aveva affidato qui in terra, ma puoi farlo dal cielo, unendo tutte le comunità che Dio ti ha affidato negli anni. Metti una buona parola per noi presso Dio, affinché un giorno possiamo ritrovarci insieme in Paradiso, nella gioia senza fine.
Avrei avuto ancora tanto da dirti, ma ora rimango senza parole. Lacrime amare sgorgano dai miei occhi, il mio cuore è svuotato. Penso sia così per tutti quelli che ti hanno conosciuto. Adesso cerchiamo conforto nelle parole di risurrezione di Gesù, cerchiamo consolazione tra le braccia di Maria, consolatrice degli afflitti.
Voglio a nome di tutti esprimere il più sentito cordoglio ai suoi familiari. Il Signore vi sostenga in questo momento così doloroso, ricordandovi che il vostro Gabriele è solo “passato avanti”, si è ricongiunto ai vostri cari e continuerà a vegliarvi dall’alto, nell’attesa, un giorno, di riabbracciarvi.
Ciao don Gabriele. Questo è il mio ultimo saluto. Non è un addio, ma un arrivederci a quando Dio vorrà.
Pubblicato su: «Val Fiorentina», giugno (1/2020).
