Diocesi di Belluno – Feltre
Don Gabriele Bernardi

L’essenziale dimenticato

Accade proprio così, quello che tanto ci manca non dipende da qualcosa che non sappiamo ancora, quanto piuttosto da qualcosa che abbiamo dimenticato, che abbiamo perduto ricorrendo a ideali fasulli e vani: “vuoti di tutto, di verità, di amore, di dignità, di rispetto, di pudore; quanto più si mostrano arroganti, trasgressivi, violenti e irrispettosi, tanto più ci vengono esaltati e messi davanti agli occhi come modelli”. E pensare che quello di cui abbiamo tanto bisogno sarebbe così semplice, così bello, così vero e così a portata di mano.

Signore, abbiamo bisogno di amabilità, se vogliamo aprirci alla gioia. Per questo abbiamo bisogno di averti in mezzo a noi. Vieni, Signore Gesù! La tua presenza sarà la garanzia del nostro equilibrio, che ci farà capaci di condivisione, di giustizia e di bontà. Abbiamo bisogno di te, che tu ci doni il tuo Spirito, perché pulisca lo sporco che ci circonda, bruci la nostra superficialità, raccolga il bene affinché non vada perduto.
Beati i miti
Ci è stato detto in questi ultimi giorni da coloro che dicono di sapere che gli italiani sono diventati più incattiviti e che hanno perso la fiducia. Le due cose naturalmente vanno insieme. È naturale che chi ha perso la fiducia diventi cattivo. C’è da domandarci quali sono le cause di questa situazione che è venuta a crearsi e che ci provoca, e quali i rimedi per essere più buoni e più fiduciosi. Si dice che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni. Cosa vuol dire? Forse incontrare la fiducia che Dio ha negli uomini e che ci è rivelata in quel bambino di Betlemme? Forse, per ritrovare nella debolezza di quel bambino, o di ogni bambino, la sorgente della propria forza? Abbiamo confidato nel denaro, neri potenti di questa terra, nella nostra immagine, nei personaggi che ci vengono propinati come importanti e che ci sono diventati riferimento e misura della nostra quotidianità. Vuoti di tutto, di verità, di amore, di dignità, di rispetto, di pudore, quanto più si mostrano arroganti, trasgressivi, violenti e irrispettosi, tanto più ci vengono esaltati e messi davanti agli occhi come modelli. Spesso non hanno niente da esibire al di fuori di una superficialità mostruosa. L’insicurezza ci rende vulnerabili, tristi e cattivi… quella insicurezza che nasce dalla mancanza di fiducia riposta nelle grandi cose. Potremmo fare un elenco: dove è andato il Signore, dove la famiglia, dove sono gli altri, la verità, l’onestà, la persona con la sua interiorità e unicità. Dove abbiamo cacciato l’amore con il suo bisogno di dono, di sacrificio, di relazione, di comunione, ecc.?
È lui che rende miti, buoni, gioiosi.

don Gabriele

Colle S. Lucia, Santa Fosca Pescul e Selva di Cadore, 2018