Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe e aveva davanti a se alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con delle rocce di 5-6 cm di diametro. Quando egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, essi annuirono. Allora il prof. prese una scatola di sassolini e li versò nel vaso di maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, scivolarono negli spazzi vuoti fra le rocce. Il professore chiese ancora se il vaso fosse ora pieno ed essi furono d’accordo. Gli studenti cominciarono a ridere, quando il prof prese una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio vuoto. «Ora – disse il prof. – voglio che voi riconosciate che questa è la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti: la famiglia, la scuola, il partner, i figli, la salute. Anche se ogni altra cosa dovesse mancare e solo quelle restare, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini le altre cose che contano: il lavoro, la casa, la moto, l’auto. La sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso è per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti. Stabilite dunque le vostre priorità: il resto è solo sabbia» (Josè Tiberius).
Credo che la storiella non abbia bisogno di spiegazioni, ma è di una sapienza veramente grande e che rappresenta realmente la vita. Ma quanta gente, specialmente ai nostri giorni, dominati da mamma TV, con la sua pubblicità, riempie la propria esistenza di sabbia. Noi non vogliamo appartenere a questa categoria: «Una sola cosa è necessaria – disse Gesù a Marta – Maria ha scelto la parte migliore».