Mi ricordo che nella fanciullezza, essendo un giorno riuniti in famiglia – presente qualche amico di casa – il discorso cadde sulla nobiltà. Io, così, alla brusca e senza malizia, dissi: “Noi, signor padre, siamo nobili?”. Mi accorsi che dovevo aver fatto una domanda sciocca vedendo che tutti ridevano di me. Mio padre, sorridendo anch’esso, rispose: “Sarai nobile se sarai virtuoso”. E io non cercai più in là.
Massimo D’Azeglio, scrittore-politico, famoso per la frase: “Fatta l’Italia, ora bisogna fare gli italiani”, potrebbe essere anche più famoso per la risposta ricevuta dal papà sulla nobiltà. Ha centrato in pieno la sostanza della vera nobiltà, che non si eredità dalla famiglia nobiliare, ma si conquista con la “virtù”. E quindi tutti possiamo e dovremmo diventare “nobili” nel vero senso della parola. Totò diceva: “Ricchi si nasce, signori (nobili) si diventa”. Ben detto.