Una montatura che crolla davanti alla morte è l’impostazione della vita sulla ricchezza, sull’“avere”. Se c’è cosa perfettamente inutile negli abiti dei defunti, sono le tasche! Vivere non è raccogliere; vivere è lasciare, è donare. Ecco un’altra profonda lezione che ci viene dalla morte. Chi vive unicamente per avere e consumare, vive a rovescio. Solo ciò che abbiamo fatto, solo ciò che abbiamo dato si salverà dopo di noi e continuerà a restare nelle generazioni future. I faraoni passano, le piramidi restano (Pino Pellegrino).
Anche questa lezione che ci dà la morte è così evidente che non ha bisogno di dimostrazioni. Eppure è forse la lezione meno ascoltata e la più elusa dalla grande maggioranza della gente, anche… cristiana. E questo vivere solo per avere e consumare è veramente vivere a rovescio. È stoltezza ci insegna la parabola del ricco stolto (Luca 12:13-21). Davanti al giudizio di Dio noi troveremo solo quello che abbiamo donato e che sarà premiato al mille per uno. Dio non si lascia vincere in generosità.