Una donna virtuosa chi la troverà? Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste. Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino, e lavora gioiosa con le proprie mani. Si cinge di forza i fianchi e fa robuste le sue braccia. Tende le palme al misero, e porge le mani al bisognoso. Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutta la sua famiglia è vestita di lana. Suo marito è rispettato alle porte della città, quando si siede tra gli anziani del paese. Forza e dignità sono il suo manto, e lei non teme l’avvenire. Apre la bocca con saggezza, e ha sulla lingua insegnamenti di bontà. I suoi figli si alzano e la proclamano beata, e suo marito la loda, dicendo: «Molte donne si sono comportate da virtuose, ma tu le superi tutte!» La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata (Pr 31,10-31).
Forse questo brano è una delle esaltazioni più eccelse della donna che sia mai stata scritta. D’accordo, descrive la donna ideale, ma io la vedo rispecchiata in molte delle spose, mamme e vedove, che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita personale e sacerdotale. Donne formatesi sul modello più sublime che fu Maria di Nazareth. Veramente il loro pregio sorpassa di molto quello delle perle. E veramente beati gli uomini che le hanno scelte e avute come compagne di vita, così pure i figli che le hanno avute per madri ed educatrici.
Ma c’è anche il rovescio di tutto ciò che l’autore dei Proverbi descrive così:
Donna irrequieta è follia, una sciocca che non sa nulla. A chi è privo di senno essa dice: “Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso”. Egli non si accorge che là ci sono le ombre e che i suoi invitati se ne vanno nel profondo degli inferi. Un anello d’oro al naso d’un porco, tale è la donna bella ma priva di senno.
Il mio commento a questa descrizione negativa della donna “sciocca” è il seguente: “La sceglie solo chi è privo di senno”, colui che non si accorge che lo condannerà “a vivere negli inferi”. Cioè in un inferno anticipato!