Diocesi di Belluno – Feltre
Don Gabriele Bernardi

Dalla morte alla vita

Il 9 ottobre, che abbiamo appena celebrato, ricorda a tutti il passaggio drammatico dalla vita alla morte. Questo brano ci ricorda che la vera sfida, ora e sempre, è quella di passare dalla morte alla vita. Certo, sembra impossibile! Eppure questo accade tutte le volte che coltiviamo la speranza di un mondo migliore, di una vita più giusta, di una passione più vera. Per questo occorre aprire un cantiere del tutto particolare, il cantiere del nostro cuore, in cui noi siamo, a un tempo, pietre e costruttori. In questa linea, durante da veglia del 9 ottobre di quest’anno, alcuni bambini e ragazzi hanno saputo evocare un cammino di speranza che il nostro paese avrebbe urgente bisogno di iniziare.

Signore,

non voglio essere padrone. Desidero essere servitore, mi piace l’idea di essere un tuo operaio, e la vocazione del contadino che coltiva la vigna, la tua vigna, per te mi piace molto. Il contadino prepara il terreno, toglie i sassi, le erbacce, semina, attende con fiducia, si prende cura del terreno, delle sementi, delle piantine, del raccolto. Non voglio essere padrone del mondo, tantomeno dei miei fratelli, nemmeno di me stesso. Ma tu Signore non togliermi il tuo regno.

9 ottobre

Il 9 ottobre ci ricorda alcune cose importanti: una tragica pagina di storia, un disastro senza contorni, un dolore muto, l’urlo del silenzio, la morte delle vittime, i nostri cari che non ci sono più, la distruzione di un paese, la morte di una comunità, l’immensità di una vita interrotta, la fatica di ricominciare. Un papà ha detto ai suoi bambini, per spiegare che avrebbero cambiato casa, lasciando il paese dove vivevano per venire a vivere a Longarone: “Noi ora andiamo in un paese che ha bisogno di risorgere”. Il 9 ottobre: un appuntamento con la storia, la ricerca della vita, la chiamata a dare un senso, una strada al dolore, il bisogno di speranza, un desiderio di risurrezione, una proposta di cielo. Il 9 ottobre: dove la vita trova la morte e dove la morte trova la vita. Solo il tempo che vive impedisce l’oblio e rende presente il ricordo.

Cantiere

È un cantiere la tua casa. C’è un cantiere nel tuo cuore. La tua vita è un cantiere. Il tuo paese è un cantiere. Le tue amicizie sono un cantiere. La tua comunità è un cantiere. Il mondo è un cantiere. Tu sei nello stesso tempo pietra e costruttore. Questo chiede umiltà, obbedienza, laboriosità e creatività. Pensaci!

don Gabriele

Parrocchie di Longarone, Igne, Ospitale di Cadore e Fortogna, 2014.