Avevo un ottimo rapporto con il Signore. Gli chiedevo delle cose, conversavo con lui, lo lodavo, lo ringraziavo…
Ma avevo sempre la sgradevole sensazione che lui volesse che lo guardassi negli occhi… E io non lo facevo. Gli parlavo, ma distoglievo lo sguardo quando sentivo che mi stava guardando.
Distoglievo sempre lo sguardo. E sapevo perché. Avevo paura. Pensavo che avrei trovato nei suoi occhi l’accusa di un qualche peccato di cui non mi ero pentito. Pensavo che avrei trovato una richiesta nei suoi occhi: ci sarebbe stato qualcosa che lui voleva da me, e che io non volevo dargli. Un giorno finalmente mi feci coraggio e guardai. Non c’era nessuna accusa. Non c’era nessuna richiesta. Gli occhi dicevano solo: “Ti amo”. Guardai a lungo in quegli occhi. Li scrutai. Ma il solo messaggio era: “Ti amo”. Ed io uscii e, come Pietro, piansi.
Splendida questa testimonianza del gesuita indiano Anthony de Mello, nato a Bombay nel 1931 e morto per trombosi all’improvviso a New York nel 1987. Il rapporto con Dio non è solo quello di invocarlo, lodarlo, ringraziarlo, parlargli confidenzialmente. Questo è già un buon rapporto, ma l’ottimo rapporto con Lui è sentire fino in fondo che Lui ci ama. Dio ci ama per primo, gratuitamente, al di là delle nostre preghiere, dei nostri meriti, dei nostri bisogni e anche… nonostante i nostri peccati e le nostre ingratitudini. Dio è solo e purissimo Amore.