Diocesi di Belluno – Feltre

Che vergogna!

Anche se se ne parla sempre meno, la situazione dell’immigrazione dalla Libia è sempre più drammatica. Sono stati 1146 i morti nel Mediterraneo nei primi 6 mesi del 2021. Amnesty International ha recentemente fornito nuove prove sulle orribili violazioni dei diritti umani (stupri continui di donne e bambine, torture, violenze, privazioni di cibo e acqua) cui sono sottoposte decine di migliaia di persone rinchiuse nei campi profughi libici. Nonostante questo l’Italia ha deciso di aumentare di 500.000 euro i già ingenti fondi (32,6 milioni) destinati alla Libia per il controllo e il contrasto dell’immigrazione clandestina. In particolare viene finanziata la guardia costiera libica che, utilizzando le motovedette donate dall’Italia, ha compiuto veri e propri atti di pirateria ed è complice dei criminali che gestiscono i lager libici. Evidentemente ai nostri parlamentari che hanno approvato a larga maggioranza il provvedimento, la sorte di queste persone non importa nulla. L’importante è che siano tenuti lontani dall’Italia e che le nostre imprese, comprese quelle delle armi, possano continuare a fare lauti affari in quel paese. È davvero triste costatare che se noi siamo i più bravi a prendere a calci un pallone, lo siamo molto di più a prendere a calci (con pallottole, mine, granate, razzi e con un sistematico sfruttamento delle loro risorse…) dei poveracci in cerca di un futuro migliore che gli è stato rubato.

Sono parole di Piergiorgio Da Rold; per chi non lo conoscesse, è il fondatore dei gruppi “Insieme Si Può” (Onlus) che da oltre 35 anni sta aiutando i paesi più poveri del mondo in modo diametralmente opposto da quello che sta facendo il nostro governo italiano per aiutare la Libia. Non motovedette, mine, granate, razzi, e armi di ogni specie, ma innumerevoli adozioni a distanza di bambini e ragazzi orfani o poverissimi, innumerevoli pozzi dare acqua ad interi paesi, ambulatori, scuole, quantità enormi di cibarie, vestiario, medicinali, attrezzature per ogni settore di lavoro ecc. Quanti gridano per le piazze: “Aiutiamoli nei loro paesi perché non vengano da noi” lo fanno alla maniera descritta sopra, mentre la sua Onlus ISP lo fa realmente da sempre, non gridando nelle piazze in Italia, ma mandando concretamente i suoi volontari e i suoi aiuti umanitari nei paesi veramente poveri ed estremamente bisognosi.