Diocesi di Belluno – Feltre

Il caso di Virginia vaccinata 4 volte

La vicenda della giovane di Massa Carrara, Virginia, che per sbaglio ha ricevuto quattro dosi di vaccino Pfizer è significativa, non per l’errore compiuto dall’infermiera, ma per lo sguardo che Virginia ha avuto su quanto le è accaduto. La giovane studentessa di psicologia a fronte dell’errore di cui è rimasta vittima ha detto: «Sono cose che possono accadere, tutti si sbaglia, non c’è dolo. L’ho letto negli occhi dell’infermiera che mi ha fatto l’iniezione». È commovente che una ragazza reagisca in modo così diverso da quello che avrebbero tenuto tanti di noi e che possiamo notare in molti casi della vita quotidiana. Quelli di cui è protagonista gente che si lamenta, che accusa, che fa esplodere la sua rabbia contro gli altri, che è incattivita e critica e attacca chi ha intorno. Virginia, che avrebbe avuto mille ragioni per arrabbiarsi, capisce invece che quell’infermiera è una persona, che ha fatto un errore e ha nei suoi confronti uno sguardo umano. Questo non vuol dire tollerare gli errori né giustificarli, ma che l’unico modo per correggerli è l’apertura all’altro e la comprensione del suo limite che è anche il nostro (da Avvenire)

Da Virginia, la studentessa, ci viene un grande insegnamento, quanto mai importante oggi, che ci mostra l’ottusità di certe reazioni irose e di tante pretese. È la testimonianza di un modo di vivere in cui ci si guarda negli occhi e ci si capisce, così che si possa anche negli errori rialzarci e camminare insieme. Virginia ha capito e praticato quello che ci insegna il “Padre nostro”: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.