Tre sono le cose per cui sta salda la fede, perdura la devozione, resta la virtù: la preghiera, il digiuno, la misericordia (elemosina). Chi vuol trovare aperto verso di sé il cuore di Dio non chiuda il suo a chi lo supplica. Chi digiuna comprende bene cosa significhi per gli altri non aver da mangiare. Chi vuole che gli sia concesso un dono, apra la sua mano agli altri. È un cattivo richiedente colui che nega agli altri quello che domanda per sé. O uomo, sii tu stesso per te la regola della misericordia. Il modo con cui vuoi che si usi misericordia a te, usalo tu con gli altri. La larghezza di misericordia che vuoi per te, abbila per gli altri. Il digiuno non germoglia se non è innaffiato dalla misericordia (elemosina). Quello che tu avrai donato nella misericordia, ritornerà abbondantemente nel tuo granaio. Dà a te stesso dando al povero. (S. Pietro Crisologo)
Le parole citate sono di una chiarezza e di una verità così evidente che non hanno bisogno di spiegazioni e di commenti, ma solo di essere meditate, fate proprie e poi, nelle nostre possibilità, messe in pratica e vissute.