Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato. Tu eri dentro di me, e io fuori. E là ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature che non esisterebbero se non esistessero in te. Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità. Hai effuso il tuo profumo; l’ho aspirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace (S. Agostino).
Questa mattina ho ritrovato per puro caso questa stupenda citazione di S. Agostino e l’ho trovata così bella che ho sentito il bisogno di comunicarla anche a tutti i miei lettori quotidiani. Provate a rileggerla lentamente, frase per frase, credo che la gusterete anche voi e che vi farà bene. Interessante specialmente quel “tardi ti ho amato”. Aveva cercato l’amore e la felicità in tutte le fonti di questo mondo, anche le meno nobili, ma senza trovare sazietà al suo cuore assetato di amore e de verità. Dopo aver trovato la fonte giusta ha scritto questa sua bella testimonianza che oggi trasmetto anche a voi.