altre occasioni di non saper dare una risposta. Ma, ha fatto notare, “Il Signore ha lasciato che suo Figlio morisse. È crudele? No, è un mistero che noi non capiamo bene, ma nel rapporto di Dio Padre con il suo Figlio potremo vedere che cosa c’è nel cuore di Dio quando succedono queste cose. Dio è onnipotente nell’amore… E quindi quando c’è la tentazione di spiegare perché soffrono i bambini io trovo una sola strada. Soffrire con loro. E in questo è stato un gran maestro Dostoevskij” (Mimmo Muolo).
Il più inquietante interrogativo dell’uomo in ordine alla fede in Dio è il mistero del “male”, in particolare del dolore dei bambini e più in generale degli innocenti. Se Dio è veramente buono e giusto, perché permette la sofferenza degli innocenti? La risposta di papa Francesco a questo interrogativo è stata, pur in pochissime parole, la più umile e la più convincente che poteva dare. Anzitutto ha affermato, come in tante altre occasioni, di non saper dare una risposta. In effetti, umanamente parlando, non c’è nessuna risposta adeguata a tale enigma. Solo alla luce del “Figlio crocifisso si può intuire che cosa c’è nel cuore di Dio quando succedono queste cose”. L’unico “Innocente” è il Figlio che Dio ha lasciato che fosse crocifisso dalla “ingiustizia umana”. Fu crudele? Si domanda il papa. “No, ma ci fa capire che Dio è onnipotente nell’amore”. L’Amore infinito di Dio trasforma il dolore innocente, che Egli non vuole, ma che permette perché rispetta la libertà dell’uomo anche quando è mortifera, in espiazione e salvezza per tutti. Dice un proverbio: “Dio sa scrivere dritto anche sulle righe storte dell’uomo”. E così conclude il papa: “Quando c’è la tentazione di spiegare perché soffrono i bambini io trovo una sola strada: soffrire con loro”. Stupendo!!!