Il Papa per quasi un’ora su Raitre in prima serata. Con i temi a lui più cari del suo magistero sociale, ma anche e soprattutto a parlare di Gesù Cristo, il futuro della Chiesa, della preghiera, e della necessità di non scendere mai a patti con il male. L’intervista di Fabio Fazio a Francesco, durante il programma Che tempo che fa ha toccato tutti questi argomenti. Le guerre da fermare, i migranti da aiutare (“è criminale ciò che si fa con loro”), la “madre Terra” da preservare, la vicinanza agli altri che è anche un “toccare” e non un distogliere lo sguardo, il rapporto tra genitori e figli. E il perdono, che è “un diritto umano, se uno lo chiede”. Ma anche i gusti musicali del Pontefice e i suoi amici, pochi ma veri”. Le sue parole sono state ascoltate da 6,7 milioni di telespettatori e dal 25.41% share, con un picco di 8,7 milioni e del 32.3%. (Mimmo Muolo).
Qualche mia considerazione come preambolo ai miei messaggi dei prossimi giorni che commenteranno le risposte di Papa Francesco alle domande di Fabio Fazio. Anzitutto quella sul perché il papa abbia accettato di partecipare alla tribuna di “Che tempo che fa”. Scandalo? Inopportunità? Pulpito sbagliato? Banalizzata la figura del Sommo Pontefice? E tanti altri interrogativi che si possono fare su questa sua scelta! Ognuno può dare la risposta che vuole. Io mi limito a dire umilmente la mia, senza pretendere che qualcuno la condivida.
E dico che Papa Francesco:
- ha imitato perfettamente il suo “Maestro”, il quale ha scelto come suoi pulpiti la barca di Pietro, i campi della Palestina, i villaggi della Galilea, il monte delle beatitudini, i banchetti dei pubblicani, il pozzo di Samaria ecc.. Quasi mai il Tempio di Gerusalemme, le cattedre degli scribi o le scuole dei rabbini;
- ha scelto come ascoltatori preferiti non i sacerdoti del tempio, non i farisei, non i leviti, noi i sapienti e i dotti, ma i piccoli e i poveri: pescatori-agricoltori-pubblicani-lebbrosi-popolani di ogni specie;
- ha incontrato e conversato con prostitute, adultere, concubine, pagane…
- ha imitato S. Paolo che ha scelto di evangelizzare i pagani, con grande scandalo degli ebrei, di frequentare il parlamento (areopago) di Atene;
- ha messo in pratica il suo continuo appello ai sacerdoti e cristiani del nostro tempo di uscire dalle sagrestie per incontrare il gregge fino a profumarsi con l’odore delle pecore…
- ha affrontato un uditorio di oltre 8 milioni in una volta sola;
- ha semplicemente ed efficacemente “evangelizzato” con tanta umiltà e tanta umanità in perfetta linea con lo stile evangelico.