Chi è scarso di silenzio è scarso di Dio. Chi non arriva al silenzio non arriva a Dio. È quaresima: riflettiamo sul silenzio. Le cose più grandi e più belle; le cose più ricche e più nobili avvengono nel silenzio. La rugiada è silenzio. L’alba è silenzio. Il fiore rallegra, il fiore profuma e lascia intatto il silenzio. E bianco il silenzio della neve? E l’infinito silenzio cosmico dell’immenso universo? E il misterioso silenzio della vita eterna? Ancora. Le lacrime non fanno rumore. Il seno materno che tesse la vita del bimbo non fa rumore. Si pensa in silenzio. Si muore in silenzio.
Conclusione: il silenzio è più ricco del rumore.
Tutti conoscono il detto: “Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce” (Pino Pellegrino)
Viviamo nella società del fracasso: televisione, radio, motori, canzonette gridate o urlate. Parole, parole, parole… e chi più ne ha più ne metta. Dove tutto è fracasso, niente è idea. C’è bisogno di quaresima, di deserto, di contemplazione silenziosa. Abbiamo più bisogno di menti più aperte e bocche più chiuse. Ritagliamoci spazzi di silenzio e tempi di clausura.