«Dite che colpite target militari, ma ieri avete ucciso 16 bambini», dice agli invasori il presidente dell’Ucraina. Mai viste tante tristi foto di bambini come ieri. Sono i bambini morti. Le loro fotografie sono usate come un monito contro la guerra. Le facce innocenti dei ragazzini accusano come assurda la violenza del fucile o della bomba che li ha uccisi, e innocenti vuol dire che non nuocciono, non fanno male, loro non ti fanno niente e tu gli fai il massimo male, li uccidi, loro non ti tolgono niente, e tu gli togli tutto, la vita. I bambini uccisi in guerra sono l’icona del problema etico che va sotto il nome di «dolore degli innocenti» (Ferdinado Camon).
La guerra è la più nefanda bestemmia contro Dio. Fa pensare che Dio, che pure non vuole la guerra ma la permette, ne sia complice. Fa pensare a un Dio assassino! In realtà tutto ciò che va contro la vita dell’uomo, qualsiasi forma di male, Dio non solo non lo vuole, ma neppure lo permette. Lo condanna senza “se” e senza “ma”. Ma avendo creato l’uomo libero, ne rispetta la libertà anche quando è assassina. La frase del vangelo che dice: “Neppure un passero cadrà a terra senza che il Padre vostro lo voglia” in realtà contiene un errore di traduzione. La traduzione giusta è “senza che il Padre vostro lo sappia”. La differenza tra volere e sapere è enorme. Dio non manda le croci, ci si è steso sopra per dirci che Lui ci ama al punto di dare la sua vita per noi. E chi più innocente di Lui. Comunque, di fronte al mistero del dolore, specialmente quello innocente, dobbiamo ammettere che siamo troppo piccoli, limitati e ignoranti anche solo a sfiorarne la comprensione. Certo è che la guerra è la più nefanda, innominabile, bestemmia contro Dio. La penitenza quaresimale, fatta di fedeltà a Dio e di solidarietà verso le vittime del massacro bellico in atto, contribuisca a riparare tale bestemmia!