- La memoria del giusto è in benedizione, il nome degli empi svanisce.
- Chi cammina nell’integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.
- L’odio suscita litigi, l’amore ricopre ogni colpa.
- Il salario del giusto serve per la vita, il guadagno dell’empio è per i vizi.
- Placano l’odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto.
- Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente.
(Libro dei Proverbi, 10).
Tutti questi proverbi sono d’accordo nell’affermare un’unica cosa: che la rettitudine, la virtù, il bene portano sempre benedizione, onore, sicurezza e salvezza, mentre l’empietà, l’odio, la disonestà, il vizio porta sempre alla perdizione, alla rovina, alla infamia. Il guaio è che la strada della perdizione e del vizio è larga e molti la percorrono, mentre la via della salvezza è stretta, faticosa e pochi la frequentano. Purtroppo le sirene del male trovano molto più ascolto e pubblicità che non le voci del bene spesso soffocate dalle mode del momento e dal “così fan tutti”.