Il riposo del corpo si ottiene con il lavoro dello spirito e il riposo dello spirito con il lavoro del corpo. Occupàti o in ferie il lavoro è sempre necessario, altrimenti si cade nell’ozio che porta alla noia (Massimo Cacciari).
Potrà sembrare strano che il riposo del corpo si ottenga con il lavoro dello spirito e viceversa, ma è profondamente vero, nel senso che il corpo si riposa non nel far nulla: sarebbe solo noia che è peggiore della stanchezza fisica. Invece fa bene cambiare attività, per esempio, fermare le mani e i movimenti del corpo per dedicarsi al lavoro della mente: pensare, leggere, gustare la bellezza della musica, della poesia, della natura; mettere in movimento il cuore: amare, godere, gioire e infine occupare l’anima nella preghiera, nel godimento della fede, nella contemplazione di Dio. Il tempo ideale per questo lavoro dello spirito dovrebbe essere il tempo delle ferie, delle vacanze, dell’amicizia sociale e del ritiro spirituale.