Un tema che, per il Papa, esprime speranza e voglia di riscatto, grida stili di vita rinnovati in cui lavoro e futuro non siano in contrapposizione ma in piena armonia tra di loro.
Divieto di sosta. Non sostiamo nelle sacrestie, non formiamo gruppi elitari che si isolano e si chiudono. La speranza è sempre in cammino e passa anche attraverso comunità cristiane che escono, annunciano, condividono.
Obbligo di svolta. Lo esige il cambiamento d’epoca che stiamo attraversando. Guardiamo a tanti segni di speranza, a molte persone che si stanno impegnando a promuovere un modello economico diverso, più equo e attento alle persone.
Attenzione agli attraversamenti. Troppe persone incrociano le nostre esistenze mentre si trovano nella disperazione: non possiamo rimanere nell’indifferenza… La fantasia dello Spirito ci aiuti a non lasciare nulla di intentato perché le loro legittime speranze si realizzino.
In questi giorni di ottobre si svolge la “settimana sociale dei cattolici italiani” che vede riuniti a Taranto, una delle città più inquinate d’Italia, un migliaio di esperti in tutti i settori della vita sociale, tra cui anche 80 vescovi (anche il nostro). Papa Francesco, nel suo messaggio ai partecipanti, ha tracciato le linee guida di questo importantissimo convegno ecclesiale con le tre segnaletiche stradali: divieto di sosta-direzione obbligatoria-attenzione agli attraversamenti. Sistema molto pratico per esprimere indicazioni precise.