Apriamo oggi questo spazio dedicato alla parola di don Gabriele. Ogni settimana vogliamo riprendere un suo scritto, non tanto per fare memoria di una persona cara che non c’è più, quanto piuttosto perché sentiamo che la sua parola è sempre viva e attuale. Anzi, più passa il tempo e più ci rendiamo conto della sua forza penetrante, capace di portare una luce di speranza anche in questo nostro tempo così spesso vuoto e demotivato.
Se ti sembra esagerato, prova a leggere le parole che seguono!
Provaci, se hai il coraggio!
Sembra una domanda futile, ma se ci fermiamo un attimo ci accorgeremo che futile non è. Parlando con un simpatico uomo un giorno descrivevo la Quaresima, e lui spesso mi interrompeva dicendo: “Che bello!”. Eppure gli stavo parlando di digiuno, di penitenza, di silenzio, di sacrificio, di raccoglimento, di preghiera, di cambiamento di vita, di fatica, di dominio di sé. E lui più volte: “Che bello!”
Forse proprio perché non sapeva cos’era la Quaresima, sentendone parlare ne ha colto l’importanza e la bellezza.
Puoi capire o non capire, prendere o lasciare, scegliere o rifiutare, entrare o stare fuori, ma ciò che ti viene offerto è una possibilità, un’esperienza, qualcosa di bello.
Sì, quaresima, qualcosa di bello!
È un tempo: 40 giorni! È una prospettiva: la Pasqua di risurrezione! È un impegno: amare! È una speranza: rinnovarsi! È una scelta: diventare liberi! È un do-no: qualcuno ti chiama! È un cammino: crescere! È una gioia: scoprire! È una ricerca: vivere! È un deserto: incontrare!
Gli ebrei nel deserto per quarant’ anni hanno sofferto disagi, privazioni, fatiche, fame, paure, sete, pericoli. Però sono diventati un popolo, hanno incontrato Dio e con lui hanno stabilito un’alleanza per sempre.
Gesù va nel deserto per quaranta giorni. Anche lui ha fame, soffre la solitudine, sente la fatica della ricerca della volontà di Dio, la tentazione di non credere all’amore per gli uomini. Torna dal deserto con una coscienza nuova di sé, il suo rapporto con Dio si è chiarito, la scelta dell’uomo non solo gli è possibile ma necessaria, è diventato un uomo con una missione, un uomo “importante”, un uomo che ha ritrovato sé stesso in modo del tutto nuovo, un uomo capace di dare salvezza.
Vuoi una missione? Hai bisogno di una coscienza forte di te, di ritrovarti radi-calmente nuovo? Vuoi recuperare una capacità di relazione con Dio? Vuoi ri-tornare a credere nell’uomo, all’amore, alla vita? Entra nel deserto!
Nel deserto c’è silenzio ma potrai ascoltare Dio. Nel deserto c’è solitudine, ma riscoprirai l’amore. Nel deserto c’è sacrificio ma farai l’esperienza di essere li-bero.
Nel deserto sentirai la mancanza di tutto ma imparerai a fidarti di Dio, scoprirai te stesso, diventerai capace di scegliere l’altro.
La quaresima è la tua possibilità di deserto e non vai da te stesso ma perché chiamato da Qualcuno, e non da solo, ma guidato dallo Spirito. Nel deserto troverai tanti altri, vivi come te.
Nel deserto diventerai un popolo, libero, appartenente a Dio.
Come raggiungere il deserto? Lascia le cose per un’esperienza di penitenza, di digiuno e di sacrificio. Lascia la vita di sempre per un’esperienza di preghiera, di silenzio e di riflessione. Lascia te stesso per un’esperienza di amicizia, di amore e di carità.
La posta in gioco è alta. È sempre un rischio, a te la decisione! La promessa è allettante. Puoi crederci, anche non crederci, però.
La strada è dura e faticosa. Provaci se hai coraggio! Auguri!
don Gabriele